На фото винный блогер из Италии Эмануэле Троно

Intervista a Emanuele Trono fondatore del blog Enoblogger

Ciao Emanuele, è un grande piacere conoscerti. Essendo una travel blogger mi confronto con i ragazzi del mio ambito; Mi fa molto piacere incontrare te che rappresenti il mondo del vino e che fai parte del mondo Travel.

Potresti raccontarci quando, come e dove è nata la tua passione?

Ciao Mila, intanto grazie mille per aver deciso di intervistarmi, è sempre un piacere poter condividere con altri blogger le proprie passioni e storie.
Allora la mia passione per il mondo del vino nasce all’incirca 3 anni fa, ho lavorato in diversi locali ed ero a contatto con i vini, ma mi resi conto di non saperne abbastanza.
Quindi decisi di iscrivermi ad un corso di avvicinamento al vino per capire se era solo uno sfizio oppure passione… direi che la passione ha decisamente preso il sopravvento 😉

Dove hai studiato e perché hai scelto questo corso?

Mi sono laureato in Business and Management, nel frattempo ho poi deciso di frequentare il corso AIS di sommelier per aumentare ancora di più le mie conoscenze.
Una volta finita l’università sentivo di dover approfondire ancora, cosi ho deciso di frequentare un Master in Italian Wine Culture presso la prestigiosa Università del gusto di Pollenzo.
Lo sto completando ora con l’internship che sto seguendo e mi laureerò ad Aprile.
L’esperienza è stata incredibile e mi ha dato davvero tante soddisfazioni, visti i viaggi che ho fatto e i docenti con cui ho avuto l’onore di studiare e formarmi.

https://www.instagram.com/p/BdxeFDTnSun/?taken-by=enoblogger

Parliamo un po’ del @enoblogger. Perché hai deciso di fondare il tuo blog?

Enoblogger, che ormai è quasi il mio alterEgo, nasce all’incirca un anno fa, ho deciso di aprirlo quando ho scoperto che avrei frequentato il master.
Ho visto nel social media instagram una bella opportunità per intercettare un pubblico giovane e dinamico e che potesse appassionarsi ai miei contenuti nel vedere il mio modo di approcciarmi con il mondo del vino.

Preparandomi per l’intervista ho letto alcuni articoli su di te ed ho scoperto che sei tra i 10 più importanti influencer del mondo del vino su Instagram! Wow! Congratulazioni!
Se ho capito bene il tuo blog è abbastanza giovane, come sei arrivato a questo punto cosi prestigioso?

Ti ringrazio! Esatto, è molto giovane, ha appena compito un anno, diciamo che ho scelto un posizionamento differente rispetto alla maggior parte dei miei colleghi, questo ha premiato e l’interesse è cresciuto.
Da amante del bello e dell’Italia volevo accostare il vino con le mie altre passioni per il fashion, la buona tavola e i paesaggi mozzafiato.

https://www.instagram.com/p/BdQD85kHBTa/?taken-by=enoblogger

Il tuo account è legato anche al mondo del Fashion. Nel mondo del vino esistono anche marchi di moda.
Quali sono adesso in voga? Non parliamo delle icone come Dom Perignon, ma delle etichette che stanno emergendo.

In Italia Ferrari, la bollicina del Trentino sta facendo un ottimo lavoro di grande comunicazione.
Un evento interessante che si è svolto ad ottobre 2017 è proprio “ La vendemmia di Via Montenapoleone” a Milano, dove le case di moda ospitano alcuni prestigiosi brand di vino combinando degli eventi di degustazione.

Quali sono i tuoi progetti come Enoblogger? Ci sarà qualche masterclass da offrire ai tuoi lettori?

Ci sono tantissime cose in Ballo, ho appena aperto una community su Facebook, Enoblogger | the #1 Young Wine Community per poter avvicinare ancora di più i giovani amanti della materia.
In più stiamo organizzando dei meet up che senz’altro si svolgeranno nel periodo del Vinitaly qui a Verona, e tante altre sorprese che da maggio in avanti saranno svelate, quindi seguitemi per rimanere aggiornati 😉

Come valuti la comunicazione del vino su social? Che cosa manca per migliorarla?

Credo che ci sia molto spazio per migliorare, i produttori devono capire il ruolo chiave dei social, specialmente per i loro clienti del futuro, la cosiddetta generazione Z, che nasce già digitalizzata e non conosce la differenza tra essere connessi oppure no, nascono già iperconnessi e non hanno opzioni.
Bisogna posizionarsi ora per poterli intercettare come futuri clienti.

Chi segui del mondo del vino? Potresti darci qualche nominativo da seguire?

Assolutamente, seguo la mia grande amica @wine.gini, ragazza Greca molto brillante, poi mi piace molto @italian_wines altro grande amico toscano.
Seguo anche Molto @wineteller e i ragazzi di @cantinasocial, tutti con modi di comunicare diversi e che tirano fuori le diverse personalità.

https://www.instagram.com/p/BdnTgxKn43c/?taken-by=enoblogger

Quale parte del tuo lavoro ti da più soddisfazione?

Amo tantissimo visitare le aziende e in più conoscere dal vivo le persone che mi seguono, bellissimo il mondo digital ma l’interazione reale la preferisco a tutto il resto.

Il vino italiano è riconosciuto tra i migliori del mondo, qual’è il tuo vino preferito?

Domanda tosta, ci sono tantissimi vini ottimi, amo le bollicine e i rossi corposi, una delle mie bollicine italiane preferite è il Giulio Ferrari riserva del fondatore, l’attuale 2006 è ottimo ma migliorerà stando in bottiglia.
Sui Rossi uno dei miei preferiti è il Barbaresco Marcorino di Cantina del Glicine.
Una chicca di un piccolo produttore della mia regione.

Adesso ci sono dei vini bio, naturali, biodinamici. In breve che cosa sono, e tu cosa ne pensi?

In breve sono i vini che rispettano determinati disciplinari di restrizione nell’uso di sostanze chimiche durante il processo di crescita della vite e di cura del vitigno.

Credo che dovrebbe essere una prassi utilizzata a prescindere dal trend dell’ultimo periodo, cosa che molti invece sfruttano come strategia di marketing per posizionarsi sul mercato.

Ci sono grandi aziende che fanno viticoltura biologica o biodinamica da sempre e non hanno bisogno di sbandierarlo al mercato, è una vera filosofia per loro.

Potresti consigliare ai nostri lettori Russi i migliori spumanti, prosecco, Franciacorta che hanno un buon rapporto qualità / prezzo?

Assolutamente, come Franciacorta consiglio una piccola realtà che si chiama Tenuta Ambrosini, davvero prodotti di alta qualità.
Per il prosecco andrò a consigliare un prodotto atipico ovvero “La Rovesciata” di Angelo de Pieri, prosecco con lieviti in bottiglia prodotto con il metodo ancestrale, super beverino e perfetto per un aperitivo.
Voglio poi aggiungere una bollicina particolare, Un moscato metodo classico prodotto dalla cantina Mongioia, si Chiama “Meramentae”, e fidatevi degustato con le ostriche lascia senza parole.

Abbiamo visto come fai la sciabolata. Potresti raccontare i segreti sulla preparazione della bottiglia per aprirla sciabolando?

Con piacere, prima di tutto serve una bottiglia di metodo classico o champenoise con almeno 6 bar di atmosfere.
Dev’essere fredda, consiglio un passaggio nel ghiaccio a testa in giù.
Successivamente bisogna rimuovere tutta la carta che copre il collo e la gabbietta, a questo punto cercare la linea di congiunzione del vetro.
Una volta trovata posizionare la sciabola o il calice a 45 gradi su di essa e con un colpo fluido verso il collo della bottiglia vedrete che si aprirà con molta facilità.
Una tecnica spettacolare con cui stupire gli amici, fate però attenzione a non avere gente nella traiettoria della bottiglia.

Potresti consigliare una delle più belle cantine che hai avuto la possibilità di visitare per fare una  degustazione in Toscana, Veneto oppure in un altra regione che ti viene in mente?

Una delle più belle che ho visitato è senz’altro cantina Antinori nel Chianti classico.
Un’opera immensa, che dev’essere visitata se si passa in zona, non potete mancarla.

Quando faccio le interviste con le persone nate in Italia ho sempre qualche domanda da fare in relazione ai luoghi dove sono nati, cosicchè i miei viaggiatori potranno scoprire  posti meravigliosi al di fuori dai luoghi turistici convenzionali. Sei nato a Savigliano in Piemonte, che cosa secondo te must see in questa zona o regione?

Bè senz’altro la zona delle Langhe, culla del Barolo, del Barbaresco e del famosissimo Tartufo bianco d’Alba.
In più la città di Torino vale la visita, è la città del Re, musei, piazze, e monumenti lasciano a bocca aperta.

Adesso vivi a Verona. Quali sono i tuoi posti preferiti in città e quali posti ispirano la tua creatività?

Mi piace tantissimo girare per le vie della città con la testa all’insù, la definisco una bomboniera, c’è bellezza ad ogni angolo, e ogni volta che mi addentro in qualche via non battuta scopro qualcosa di nuovo.

Dove possiamo trovare a Verona una bella scelta dei vini da degustare?

Senz’altro devo citarti 3 posti:

  • Caffè Vittorio Emanuele proprio di fronte all’arena,
  • Caffè carducci, un locale dallo stile parigino dove si è super coccolati e
  • L’alcova del frate, ho cenato nella Cantinetta circondato da bottiglie pregiate su tutte le pareti.

L’ultima domanda! Sei mai stato in Russia? A te piacerebbe lavorare li?

Non ci sono mai stato ma spero di visitarla presto, so che i Russi apprezzano il bello e la cultura italiana quindi devo organizzare un viaggio.
Per quanto riguarda il lavoro perché no, sarebbe bellissimo poter avere delle collaborazioni con un mercato fiorente, che vuole crescere e migliorare come il vostro.

Seguite il sito del Emanuele http://enoblogger.com